Incendio a Montecitorio: morti 5 parlamentari

I vigili del fuoco di Roma hanno domato da pochi minuti l'incendio divampato questa mattina a Montecitorio, provocando la morte di 8 persone tra deputati ed inservienti della camera, oltre ad un considerevole numero di feriti gravi. Stando a quanto ricostruito dall'onorevole Scalognati (PD), unico testimone oculare della vicenda che al momento si sente in grado di rilasciare interviste, tutto sarebbe cominciato appena mezz'ora dopo l'inizio della votazione settimanale riguardante l'accertamento della soddisfazione dei parlamentari riguardo alle indennità percepite. Scalognati riferisce ai microfoni di una nota emittente televisiva privata, di aver cominciato ad avvertire un odore di fumo piuttosto penetrante proprio dopo aver preso parola in aula protestando contro il trattamento economico attuale della classe politica italiana, giudicato decisamente inferiore agli standard europei ed internazionali. Il deputato, insospettito dalla puzza di bruciato, ha quindi provato ad allertare alcuni colleghi, i quali tuttavia erano totalmente coinvolti nel dibattito che si stava facendo particolarmente acceso in quel momento. Consapevole del fatto che nessuno dei soggetti ivi presenti avrebbe dato ascolto alle sue parole, Scalognati si è unito alle proteste degli altri deputati. La caciara creatasi in quel momento e a malapena contenuta dagli addetti della Camera, si è rivelata fatale poiché ha fatto in modo che nessuno riuscisse a percepire i primi importanti segnali del dilagare delle fiamme. Circa un'ora dopo all'inizio della discussione collettiva, un'enorme fiammata arancione si è palesata all'improvviso dinnanzi agli occhi dei parlamentari, creando un tumulto che è in breve degenerarato in una scappatoia generale. Scalognati dichiara di aver visto un suo collega di Forza Italia, tale Maurizio Tanalli, inciampare in una tenda infuocata, venendo letteralmente divorato dalla furia delle fiamme. Il panico creato dalla situazione, pare abbia trasformato ogni singolo parlamentare in un cinico individuo, disposto ad ogni cosa pur di uscire incolume dall'edificio. A conferma di ciò, Scalognati racconta di come due misconosciuti deputati centristi si siano fatti largo spingendo in mezzo alle fiamme alcuni inservienti parlamentari e abbiano aggredito con brutale ferocia chi sbarrava loro la strada verso l'ingresso principale. La scena più raccapricciante si è verificata però quando un deputato campano del Partito Democratico, Salvatore Ianelli, ha provocato ad arrampicarsi sulle mura dell'edificio, per raggiungere l'unica finestra presente: l'uomo è stato trafitto da un pezzo di legno infuocato, che si era staccato in quel momento dal soffitto ed è precipitato a terra spaccandosi l'osso del collo e venendo cosparso dal fuoco che nel frattempo aveva incendiato la sua camicia. Le operazioni di soccorso e di evacuazione dei feriti sono proseguite fino alle quattro di oggi e hanno permesso ai pompieri di domare completamente le fiamme. Una procedura, lo ricordiamo, che si è conclusa da qualche minuto a questa parte. Le forze dell'ordine intervenute sul posto hanno escluso quasi immediatamente la pista del dolo, spiegando come le scorrette abitudini dei parlamentari all'interno delle aule, avrebbero prima o dopo condotto inevitabilmente ad una tragedia di questa portata. Il riferimento è chiaramente alla tendenza di organizzare grigliate tra una seduta e l'altra, in locali totalmente inadatti a ciò, per via della presenza di arredamenti infiammabili come mobili di legno, tende o tavoli. Le reazioni di cordoglio da parte degli esponenti di quasi ogni schieramento politico non sono tardate, anche se c'è chi non ha nascosto indignazione riguardo alla condotta adottata da alcuni parlamentari, durante la fuga. Si attendono ulteriori aggiornamenti.

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